Analisi: "La Fornarina" di Raffaello


Immagine Quadro La Fornarina
In questo articolo analizzeremo il quadro "La Fornarina" di Raffaello.
1) Introduzione
2) Storia dell'Opera
3) Descrizione del Quadro
4) Analisi dell'Opera
5) Approfondimento sull'Autore

Introduzione

La Fornarina rappresenta una replica dell'acclamato ritratto di Raffaello, custodito presso la Galleria Nazionale di Palazzo Barberini. Nel corso dell'Ottocento, i critici assegnavano originariamente questa copia al devoto allievo di Santi, Giulio Romano. Tuttavia, in tempi più recenti, è stata attribuita a un altro pittore della bottega di Raffaello, ovvero Raffaellino del Colle. L'opera è esposta nella sala 9 della Galleria Borghese.


Storia dell'Opera

Su iniziativa di Olimpia Aldobrandini, fu eseguito un inventario delle opere d’arte della collezione Borghese e durante questo processo, la paternità della Fornarina fu erroneamente attribuita a Raffaello Santi. In realtà, si trattava di una copia dell'omonimo ritratto, creata dall'apprendista del maestro.
Una seconda copia del dipinto, inizialmente attribuita a Giulio Romano, arrivò alla Galleria Borghese nel 1833 su disposizione di un discendente della famiglia principesca. Recentemente, è emersa un'ipotesi secondo cui l'opera potrebbe essere stata realizzata da Raffaelinno del Colle. Potrebbe dunque essere plausibile che l'originale Fornarina abbia fatto parte della bottega di Raffaello Santi fino alla sua morte nel 1520, passando poi all'apprendista Giulio Romano, che successivamente la vendette dopo un lieve restauro.
Nel XVI secolo, l'opera fece parte della collezione del Duca di Boncompagni e, infine, entrò a far parte della collezione della Galleria Nazionale dove è conservata ancora oggi, dopo un passaggio dalla dimora di una contessa a Santa Fiore, appartenente a un'antica famiglia aristocratica romana.


Descrizione del Quadro

Nel contesto critico dell'arte, è comunemente accettato che la musa ritratta nell'opera sia la Fornarina, Margherita Luti di nome, figlia di un fornaio. Questa giovane donna, residente a Roma, era l'amante dell'artista, anche se molti aspetti della sua relazione con Raffaello rimangono avvolti nel mistero per gli studiosi dell'opera e della vita del pittore.
Fornarina, raffigurata quasi nuda, è ornata da un turbante dallo stile orientale. Con la mano, cerca di coprire il seno sinistro, mentre un radiante raggio di luce illumina questa particolare parte del corpo femminile. La sua mano sinistra è evidenziata da una benda a forma di stretta striscia blu, sulla quale è inciso il nome dell'artista con lettere d'oro: RAPHAEL URBINAS.
La posa della modella, con la mano destra appoggiata al seno sinistro, genera diverse interpretazioni. Alcuni studiosi suggeriscono che non sia un gesto classico d'amore ma piuttosto un tentativo di nascondere un possibile tumore al seno che affliggeva la giovane donna. In un'altra interpretazione, il toccare il seno sinistro potrebbe essere un modo per ricordare la direzione dalla quale ha nutrito suo figlio, il bambino nato dalla relazione con Raffaello. La storia di questa relazione e la simbologia intrinseca nell'opera suscitano diverse riflessioni sulla vita e sulle emozioni della Fornarina.


Analisi dell'Opera

Il dipinto, realizzato tra il 1518 e il 1519, è un'opera eseguita ad olio su tavola dalle dimensioni di 86 x 58 cm. Il ritratto ritrae una donna a petto nudo, con la sua pancia appena coperta da un sottile tessuto trasparente. Nella mano sinistra, la donna indossa una benda con l'iscrizione in lettere d'oro su uno sfondo blu. Un turbante, dai toni simili, copre i capelli della modella, con la superficie del tessuto e la perla che lo adorna che riflettono la luce proveniente dall'alto.
Tradizionalmente attribuito a Raffaello, si ritiene che la modella sia la sua amante, conosciuta come Fornarina, figlia del fornaio Francesco Luti originario di Siena. L'uomo si trasferì a Roma, stabilendosi nel quartiere di Trastevere, precisamente in via Santa Dorotea.
Questo affascinante ritratto cattura l'essenza della bellezza femminile attraverso l'uso sapiente dei colori e dei dettagli che donano vita all'opera. La combinazione di elementi come il tessuto trasparente, le lettere d'oro e la luce riflessa nei dettagli del turbante rende il dipinto un capolavoro intriso di sensualità e mistero.


Approfondimento sull'Autore

Raffaello Santi da Urbino, noto semplicemente come Raffaello, fu un eminente pittore, grafico e architetto italiano del periodo dell'Alto Rinascimento, vissuto tra il 1483 e il 1520. Le sue creazioni sono celebri per la loro straordinaria chiarezza formale e l'attenzione alle proporzioni impeccabili. Insieme a Michelangelo e Leonardo da Vinci, Raffaello costituisce la trinità iconica degli straordinari maestri di quell'epoca.

Fonti: Analisi dell'Opera, Borghese Gallery, ArteOpereArtisti

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