Analisi: "Enea, Anchise e Ascanio" di Bernini


Immagine Scultura Enea, Anchise e Ascanio
In questo articolo analizzeremo l'opera "Enea, Anchise e Ascanio" di Gian Lorenzo Bernini.
1) Introduzione
2) Storia dell'Opera
3) Analisi dell'Opera
4) Controversie sull'Autore
5) Conclusioni sull'Autore

Introduzione

Enea, Anchise e Ascanio costituiscono un gruppo scultoreo realizzato da Gian Lorenzo Bernini tra il 1618 e il 1619, attualmente custodito nella prestigiosa Galleria Borghese di Roma. Quest'opera magistrale raffigura un episodio narrato nel poema epico di Virgilio, in cui Enea conduce la sua famiglia fuori dalla incendiata Troia.


Storia dell'Opera

La creazione scultorea di Gian Lorenzo Bernini risale al momento in cui il giovane maestro aveva appena compiuto 20 anni. I ricercatori suggeriscono che il padre dell'artista, Pietro, abbia contribuito al lavoro sull'opera. Le sculture realizzate dall'anziano Bernini in uno stile manieristico hanno ottenuto grande fama e popolarità. Lo stesso pontefice fu il mecenate di molte opere realizzate da Pietro.
Quando Papa Paolo V ebbe modo di ammirare le creazioni di Gian Lorenzo Bernini, rimase incredulo di fronte al talento di un così giovane artista. L'opera in questione fu commissionata dal cardinale Scipione Borghese, noto per il suo amore per l'arte, il lusso e l'esaltazione della bellezza fisica del corpo umano.
Gli esperti affermano che la scultura di Bernini è influenzata dalle opere precedenti di maestri famosi. La statua in marmo di Cristo eseguita da Michelangelo Buonarroti, decorante l'interno della Basilica di Santa Maria sopra Minerva, ha servito da modello per la creazione della figura di Enea. I tratti del viso, i capelli e l'inclinazione della testa del protagonista richiamano l'immagine di Giovanni Battista, precedentemente creata da Pietro Bernini e oggi ammirabile nella Cappella Barberini della Basilica di Sant'Andrea della Valle.
Secondo i critici d'arte, la scultura del giovane maestro presenta anche elementi e dettagli dell'affresco di Raffaello Santi "Incendio nel Borgo", custodito nei Musei Vaticani.


Analisi dell'Opera

La scultura, realizzata in marmo bianco, si erge maestosa con un'altezza di 2,2 metri, poggia su un piedistallo di 113 centimetri. Raffigura tre generazioni della famiglia di Enea, eroe troiano che, secondo l'antica epopea romana, abbandonò la città bruciata insieme al padre Anchise, al giovane figlio Ascanio, mentre la moglie Creusa rimane assente, apparendo solo nel secondo libro del poema di Virgilio, l'Eneide.
La dinamica della composizione si concentra sulle figure del padre, del figlio e del nipote, enfatizzando la differenza tra le generazioni, un tema spesso ritrovato nelle opere d'arte dei maestri del passato. Enea tiene sollevato sulle spalle l'anziano genitore Anchise, creando una staticità ponderata, richiamando equilibri compositivi noti, come quelli presenti nell'opera di Antonio del Pollaiolo, "Ercole e Anteo". Leonardo ha, contemporaneamente, contribuito con basi teoriche alla tecnica artistica di Bernini.
Nell'Eneide manca una dettagliata descrizione di come Enea abbia portato via suo padre dalla Troia in fiamme. Bernini, lavorando sulla posizione dei corpi e su una composizione dinamica, ha tratto ispirazione da opere precedenti, come "Il Ratto delle Sabine" del Giambologna.


Controversie sull'Autore

Nelle rappresentazioni di Enea e Anchise, simbolo dell'unione tra la vitalità giovanile e la saggezza senile, emerge una possibile connessione con la personalità del cardinale Scipione Borghese, mecenate di Bernini. Borghese, nipote del Papa di Roma, sostenne il suo anziano zio, da cui ottenne potere politico.
Nel XVII secolo, emersero controversie tra gli esperti d'arte sulla paternità della scultura. Joachim von Sandrart, critico tedesco, affermò che Enea, Anchise e Ascanio fosse opera congiunta di Pietro Bernini e del figlio. Filippo Baldinucci, biografo di Bernini, smentì questa versione, mentre Domenico Bernini, figlio dello scultore, insistette sul fatto che il padre lavorò da solo. La disputa continuò fino alla scoperta di documenti d'archivio che confermarono Gian Lorenzo Bernini come l'unico autore della scultura.


Conclusioni sull'Autore

Gian Lorenzo Bernini, noto per il suo ruolo di architetto e urbanista, fu l'artefice di progetti iconici, che spaziavano dalla creazione di edifici secolari, chiese e cappelle, fino alla concezione di affascinanti piazze pubbliche. La sua genialità si espresse anche attraverso imponenti opere che coniugavano magistralmente architettura e scultura, dando vita a fontane pubbliche straordinariamente elaborate e monumenti funerari di grande impatto. In aggiunta, Bernini si distinse per la realizzazione di strutture temporanee, realizzate in stucco e legno, destinate a eventi come funerali e feste.

Fonti: Analisi dell'Opera, Borghese Gallery, ArteOpereArtisti

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